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Hufem

Posted on Nov 23, 2017

Oggi è stata una pessima giornata.
Il tempo uggioso, il sole che non buca le nuvole, l’aria densa di umidità che ti entra fin nelle ossa.
E sei già stanco. Quella stanchezza che ti logora, ti corrode. E ci affanniamo a finire l’ennesima relazione, a compilare l’ennesimo foglio che non lascerà nulla di noi ai posteri ma, forse, ti auguri, un giorno servirà a scaldare qualcuno durante un gelido inverno.
Insomma una giornata di quelle che non ti andrà di ricordare.

Poi capitano quelle cose che te la rendono tremenda, che sono la goccia che fa traboccare il vaso, che ti fanno venire voglia di gridare e rovesciare il tavolo.
Oggi Hufem ci ha lasciato, il nostro vecchietto coccolone, che incoraggiava gli altri mici ad avvicinarsi agli umani, che si fidava, che non vedeva l’ora di ricevere una carezza, di dare un cozzino, che per tanti anni ha aspettato una casa, di nuovo. 
Siamo affranti, Hufem, non ce l’abbiamo fatta.
Non ci siamo riusciti. 
E non ci resta che il rimpianto, e, per fortuna, il ricordo di un gatto speciale, che ha toccato il cuore di tutti quelli che l’hanno conosciuto.

Hufem è stato nostro ospite dall’ottobre del 2007. 

Questa era la sua storia:

21/06/2017

Cosa succede quando un animale di famiglia perde l’unica persona che lo amava veramente, che lo difendeva dall’insofferenza degli altri parenti? Succede che quell’animale viene subito allontanato da casa. Così è stato per Hufem, un meraviglioso gattone tigrato che adorava la ragazza con la quale divideva tutto in casa, momenti belli e momenti burrascosi, carezze, fusa, pianti e urla!

La sua giovane padroncina era affetta da disturbi della psiche ed era caduta nella trappola delle droghe pesanti: la casa dove abitava con i suoi genitori diventava in certi momenti un inferno. Lei tentò varie volte il suicidio, infine venne ricoverata in modo stabile in un centro specializzato per alleviare, se non guarire, il suo desiderio di autodistruzione.

Hufem sarebbe finito sulla strada se un’assistente sociale, che seguiva da mesi la ragazza, non avesse acconsentito ad esaudire il suo più forte desiderio: sistemare presso qualcuno l’ unico, vero affetto della sua tribolata vita.