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Pronto soccorso

Perdita di sangue

COSA FARE SE PERDE SANGUE DAL PADIGLIONE AURICOLARE?
Le lesioni possono essere superficiali o interessare anche la cartilagine creando delle vere e proprie lacerazioni o addirittura distacchi di parti di padiglione. Possono dar luogo a delle emorragie imponenti in quanto si tratta di una zona molto vascolarizzata, inoltre l’animale per il disagio ed il dolore tende a scuotere la testa impedendo la formazione del coagulo. Per arrestare la fuoriuscita di sangue occorre premere con del cotone, meglio se emostatico, i margini della ferita ed applicarvi sopra del ghiaccio Una volta fermata l’emorragia si deve disinfettare la ferita con acqua ossigenata ed immobilizzare il padiglione affinché l’animale non la riapra scuotendo le orecchie.
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COSA FARE SE PERDE SANGUE DAL NASO?

La perdita di sangue dal naso (rinorragia) nel cane e nel gatto può essere conseguente a corpi estranei, traumi, cadute da balconi o terrazze, a malattie che coinvolgono le strutture interne delle cavità nasali (turbinati) o a difetti dei processi coagulativi del sangue. Se l’emorragia è causata da un trauma superficiale è sufficiente lavare la parte, applicare del ghiaccio ed in seguito disinfettare con acqua ossigenata. Se non è visibile nessuna ferita esterna ed il sangue proviene dall’interno della cavità nasale, bisogna applicare una borsa del ghiaccio sulla canna nasale e se si ha a portata di mano un coagulante in fiale, praticarne una per via sottocutanea e farne gocciolare un’altra direttamente nelle narici, quindi, recarsi immediatamente dal veterinario.
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COSA FARE SE PERDE SANGUE DALLA BOCCA?

Nel cane e nel gatto le perdite di sangue dalla bocca avvengono in seguito a traumi del cavo orale provocati da incidenti. Occorre osservare le labbra, il vestibolo labiale, le gengive ed i denti rimuovendo con un getto d’acqua fredda l’eventuale sangue presente. Per esplorare l’interno del cavo orale aprite la bocca agendo con molta cautela poiché, se l’animale ha subito un forte trauma, potrebbe esservi una frattura della mandibola. Osservate il palato, in cui si riscontrano frequentemente fratture longitudinali in gatti caduti dai balconi, e la lingua le cui ferite sono molto sanguinanti. Le ferite sanguinanti del cavo orale vanno tamponate con cotone imbevuto di acqua gelata e comprimendo delle compresse di cotone, possibilmente emostatico, sulla parte. Se l’emorragia è imponente potete iniettare per via sottocutanea un coagulante ed applicarne alcune gocce direttamente sulla ferita mentre vi recate immediatamente dal veterinario.

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Eliminare un corpo estraneo

COME ELIMINARE UN CORPO ESTRANEO DALLE ZAMPE?

Non è frequente che corpi estranei come sassolini, schegge di vetro o legno, spine o spighe di graminacee si infliggano nelle zampe di gatti e cani causando zoppicature e lesioni più o meno gravi. In particolare le spighe, i cosiddetti forasacchi, una volta penetrate nella cute continuano a progredire dando luogo alla formazione di tragitti fistolosi che, se non curati per tempo, si risolvono solo con l’intervento chirurgico. Quando l’animale comincia a zoppicare o a non appoggiare del tutto l’arto a terra occorre, innanzitutto esaminare accuratamente la zampa colpita senza tralasciare gli spazi interdigitali: l’unico segno visibile, il più delle volte, è un piccolo forellino o un taglietto. Una volta individuata la porta d’ingresso del corpo estraneo è possibile tentare di estrarlo schiacciando i bordi della ferita aiutandosi con una pinzetta dopo aver tagliato il pelo attorno alla zona. Nel caso in cui il tentativo vada a buon fine, una volta terminata l’estrazione, è opportuno disinfettare la ferita con acqua ossigenata ed applicare una pomata antibiotica per qualche giorno. In caso di insuccesso, dopo aver applicato un bendaggio recarsi dal veterinario.
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COME ELIMINARE UN CORPO ESTRANEO DALLA BOCCA?

Nella bocca dei cani e dei gatti è possibile ritrovare corpi estranei appuntiti infissi nella mucosa o nel palato oppure spaghi o pezzi di elastico che si arrotolano attorno alla base della lingua. Nei cani è più frequente il riscontro di schegge d’osso o pezzi di legno provenienti dai legni lanciati per gioco dai proprietari. Esaminate accuratamente la bocca cominciando dalle labbra e dal vestibolo labiale e poi aprendo il cavo orale lo si esamina attentamente osservando anche sotto la lingua. Individuato il corpo estraneo rimuovetelo solo se l’operazione è possibile senza rischiare di danneggiare ulteriormente la bocca dell’animale. Terminata l’operazione controllate la ferita, e se le sue dimensioni vi sembrano rilevanti, consultate il veterinario.
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COME ELIMINARE UN CORPO ESTRANEO DALLE ORECCHIE?

Il riscontro di corpi estranei nel condotto auricolare è più frequente nei cani con orecchie pendenti. Nella maggior parte dei casi si tratta di spighe di graminacee (forasacchi) che una volta entrate, a causa della loro particolare conformazione, difficilmente vengono eliminate dal cane mediante gli scuotimenti della testa, ma tendono ad infiggersi sempre più profondamente fino ad arrivare al timpano. La presenza di spighe all’interno del condotto uditivo causa molto dolore e disagio, i cani si grattano l’orecchio colpito con insistenza emettendo guaiti e lamenti e tengono la testa storta. Mentre un aiuto tiene saldamente il cane occorre osservare attentamente tutto il padiglione auricolare al fine di evidenziare la presenza di ferite, poi si osserva il condotto e se si riesce ad individuare il corpo estraneo lo si afferra con l’aiuto di una pinzetta facendo attenzione a non lasciar compiere movimenti bruschi al cane. Se la spiga è situata profondamente nel condotto non si deve tentare di estrarla ad ogni costo poiché si potrebbero causare delle lesioni al timpano. In ogni caso dopo l’intervento ci si deve recare al più presto dal veterinario.

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COSA FARE IN CASO DI INGESTIONE DI CORPI ESTRANEI?

I cuccioli sia di cane che di gatto hanno la tendenza a giocare con gli oggetti più disparati e di ingerirli. I corpi appuntiti ( lische di pesce, ossa di pollo) si possono conficcare nel palato, nella lingua o fra i denti, causando una sintomatologia drammatica: l’animale porta le zampe anteriori verso il muso come se tentasse di strappare qualche cosa alla bocca, ha conati di vomito e segni di soffocamento. Con calma e cautela una persona afferra la testa dell’animale con la mano sinistra, mentre con l’indice della mano destra abbassa la mandibola inferiore. Un’altra persona individuato il corpo estraneo, può tentare di estrarlo con una pinzetta. Se non si riesce a risolvere la situazione occorre ricorrere prontamente all’aiuto del veterinario. I corpi estranei in molti casi progrediscono lungo l’apparato digerente e si possono fermare nello stomaco o nell’intestino. In questi casi la sintomatologia si instaura più lentamente ma non per questo è meno grave: vomito irrefrenabile, in particolare dopo assunzione di acqua, rifiuto del cibo, assenza di defecazione e profondo abbattimento. Non si deve assolutamente tentare di indurre il vomito o somministrare purganti nel tentativo di far espellere il corpo estraneo poiché si potrebbero provocare gravissimi danni. Solo l’intervento del veterinario può affrontare la situazione.
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COSA FARE IN CASO DI LOCALIZZAZIONE DI UN CORPO ESTRANEO NELL’APPARATO RESPIRATORIO?

Se un corpo estraneo si inserisce nella faringe o nella trachea l’animale è agitato, ansima, tiene la testa estesa in avanti, perde abbondante saliva dalla bocca e la lingua può apparire bluastra: la situazione è di grave emergenza e bisogna agire con tempestività. Per prima cosa occorre spalancare la bocca dell’animale afferrando con la mano sinistra la mandibola superiore mentre con la destra si abbassa quella inferiore e, se è possibile individuare l’oggetto e tentare di estrarlo. Se questo tentativo dovesse fallire occorre afferrare il soggetto per gli arti posteriori e rivoltarlo con la testa verso il basso scuotendolo energicamente e, se ciò non dovesse bastare, comprimendogli il torace con le mani. Se si tratta di un cane di grosse dimensioni e proprio non riuscite a sollevarlo è possibile sdraiarlo da un lato e comprimergli il torace ritmicamente per favorire l’espulsione del corpo estraneo. In queste occasioni ogni minuto è prezioso e bisogna agire nel modo più rapido e deciso possibile.

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Fare iniezioni

COME PRATICARE UN’INIEZIONE SOTTOCUTANEA?

Dopo aver preparato la siringa contenente il farmaco da iniettare e del cotone imbevuto di disinfettante si deve avvicinare l’animale con calma parlandogli e rassicurandolo con dolcezza. Prima di utilizzare la siringa bisogna rivolgerla verso l’alto e far uscire alcune gocce di prodotto per assicurarsi che l’ago sia previo, cioè libero. La zona migliore dove effettuare le iniezioni sottocutanee è il costato: basta sollevare con le dita un”pizzicotto” di cute e, dopo averla disinfettata, infilarvi l’ago parallelamente al terreno ed iniettare il farmaco. Terminare con un massaggio.
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COME PRATICARE UN’INIEZIONE INTRAMUSCOLARE?

L’esecuzione dell’iniezione intramuscolare non è così semplice e scevra da pericoli come quella sottocutanea. Si deve praticare questo tipo di intervento nella parte posteriore della coscia, a metà altezza fra il bacino ed il ginocchio ove vi sono delle grandi masse muscolari. Si prepara la siringa con il farmaco ed il cotone con il disinfettante. Tenere il cane o il gatto fermi preferibilmente in posizione sdraiata. Dopo aver accuratamente disinfettata la parte si infila lentamente l’ago nella massa muscolare e si aspira leggermente con lo stantuffo per assicurarsi di non essere penetrati accidentalmente in un vaso sanguigno, segnalato dalla presenza di sangue all’interno della siringa. Infine si inietta il prodotto, si estrae l’ago e con il cotone si pratica un leggero massaggio sulla parte.

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Somministrazione di medicinali

COME SOMMINISTRARGLI UNO SCIROPPO?

Lo sciroppo ed i liquidi in genere vanno somministrati con estrema cautela. La testa va mantenuta lievemente sollevata in modo da favorire la deglutizione. Se l’animale comincia a divincolarsi o a tossire, interrompete la somministrazione e lasciate che si riprenda.
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COME FARGLI INGOIARE UNA PILLOLA?

Il metodo migliore è quello di nascondere il prodotto all’interno di un boccone di cibo molto saporito (prosciutto, formaggio, carne trita) che mascheri il sapore. Molti soggetti, ed in particolare i gatti, scoprono il trucco e rifiutano il boccone o sputano il medicinale: in questi casi si deve ricorrere alla somministrazione forzata. Si deve afferrare il muso con decisione facendo attenzione a non procurare dolore per non rendere l’animale sospettoso ed indurlo a rivoltarsi) infilando il pollice e l’indice della mano sinistra dietro ai canini superiori e sollevare la testa: in questo modo la bocca si apre. A questo punto si posa la pastiglia il più profondamente possibile nel cavo orale, alla base della lingua e si mantiene chiusa la bocca per qualche secondo massaggiando la gola per stimolare il riflesso della deglutizione.
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COME SOMMINISTRARE UNA SUPPOSTA?

Nel caso in cui sia necessario occorre sollevare la coda e, una volta inserita la supposta, riabbassarla immediatamente, tenendola schiacciata contro l’apertura anale in modo da impedire che la espella. Questa posizione va mantenuta per circa 3 minuti.

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le analisi

COME MISURARGLI LA FEBBRE?

Nei cani e nei gatti adulti la temperatura corporea normale è di circa 38-38,2°C, mentre nei cuccioli è di circa 38,5-38,8°C. La temperatura va misurata preferibilmente al mattino o alla sera, lontano dai pasti e non immediatamente dopo una corsa o una passeggiata, al mattino di solito è più bassa che non alla sera. Il rilievo termometrico viene effettuato per via rettale mediante l’utilizzo di termometri prismatici per bambini. Prima di utilizzare il termometro è opportuno lubrificarlo con olio di vaselina, al limite quello d’oliva. Si deve sollevare la coda ed infilare il termometro nell’apertura anale avendo l’accortezza di tenerlo leggermente obliquo in modo che il bulbo sia a contatto con la parete del retto. Tenerlo in posizione per circa un minuto, estrarlo e leggere la temperatura.

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COME CONSERVARE LE FECI PER LE ANALISI?

Le feci prelevate da terra o dalla cassetta del gatto per l’effettuazione di un esame paratossicologico devono essere conservate all’interno degli appositi contenitori ben sigillati e posti in frigorifero o sul davanzale del balcone durante la stagione invernale. Il campione dovrebbe essere consegnato entro le 24 ore.

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COME AVVIENE IL PRELIEVO DEL SANGUE?

Il prelievo di sangue venoso può essere effettuato solo dal veterinario. Il cane o il gatto devono essere tenuti a digiuno nelle 12 ore precedenti il prelievo che viene effettuato da una vena dell’arto interiore (cefalica), da una dell’arto posteriore (femorale) o dalla vena giugulare del collo.

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Atteggiamenti corretti in caso d’emergenza

  • Non perdere la calma e prima di muovere l’animale per trasportarlo osservate se respira bene, se vi sono emorragie e se è presente il battito cardiaco.
  • Un animale traumatizzato può avere reazioni incontrollate per il dolore e la paura, quindi avvicinatelo lentamente parlandogli con dolcezza.
  • Cercate di tenere il soggetto fermo e non permettetegli di compiere movimenti bruschi e violenti, se necessario immobilizzatelo seguendo i suggerimenti seguenti.
  • Durante il trasporto dal veterinario spostate l’animale evitando di sollecitare e di mettere sotto trazione o torsione la colonna vertebrale. E’ sempre meglio utilizzare rudimentali barelle o supporti rigidi.
  • Non somministrate rimedi casalinghi o farmaci consigliati da parenti o amici per “sentito dire”.
  • Prima di utilizzare qualunque medicinale consigliatevi telefonicamente con il vostro veterinario o con un pronto soccorso.
  • In caso di incidenti o malesseri improvvisi non perdete tempo tentando improbabili rimedi caserecci o aspettando che “si risolva da sola”, ma recatevi immediatamente dal veterinario.
  • In caso di malori osservate attentamente l’atteggiamento dell’animale in modo da essere in grado di fornire informazioni il piu’ precise possibili dal veterinario.
  • Se l’animale ha avuto vomito o diarrea mentre vi recate dal veterinario portatene un campione con voi: potrebbe essere utile per la diagnosi.

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