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Come comunica il gatto

Posted on Mar 20, 2021

Il linguaggio del corpo

Il gatto comunica con la coda, le orecchie, la testa e gli occhi. La coda rappresenta però l’aspetto di cui è più difficile dare un’interpretazione in quanto il suo movimento contribuisce al mantenimento dell’equilibrio e, dal punto di vista psicologico, esprime uno stato di disagio dell’animale sbilanciato fra due desideri opposti.

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gatto amichevole: testa alta, pelo liscio, coda dritta, orecchie protese in avanti e verso l’esterno, occhi grandi ed aperti, baffi poco distanziati, fusa con leggeri miagolii.

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gatto in agguato: corpo disteso, pelo liscio, coda sussultante, orecchie in avanti, occhi rotondi e aperti, baffi distanziati in avanti.

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gatto pronto all’attacco: dorso arcuato, quasi in punta di… zampe, pelo ritto sul dorso e sulla coda, coda nervosa e ricurva, orecchie all’indietro, pupille ristrette, baffi distanziati, urla stridule.

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gatto spaventato: dorso rotondo, pelo ritto su tutto il corpo, coda agitata, orecchie sui lati, pupille ben dilatate, baffi uniti, grida penetranti.

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gatto sulla difensiva: corpo appoggiato sulle zampe posteriori, pelo coricato, coda bilanciata, orecchie e baffi all’indietro, pupille dilatate, miagolio molto irregolare.

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Il linguaggio vocale

E’ sicuramente il più difficile da interpretare, soprattutto perché vi è una grande varietà di miagolii, ognuno con il proprio significato (domanda, sconcerto, lamento, rifiuto, brontolio), spesso emessi indipendentemente dall’aspetto assunto dal gatto.

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le fusa: forse sono ciò che più ci incuriosisce del nostro micio! Derivano dalle contrazioni rapide dei muscoli della laringe e del diaframma e manifestano un senso di soddisfazione e di fiducia. Non per niente quando mamma gatta allatta c’è un continuo ron-ron in giro!

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il soffio: attenzione! Questo è il primo segno dello stato di nervosismo del gatto; utilizzato in caso di difesa o di aggressione, serve a “spaventare il nemico” e quindi a tenerlo lontano… Si dice che in questo imiti il serpente, l’animale forse più temuto da quasi tutti i mammiferi.

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ululato: è uno strano verso “di gola” che il gatto emette quando è molto spaventato; spesso è associato al soffio in quanto, nonostante la paura, l’aggressività non manca.

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ringhio: è quell’insieme di versi che sono emessi da un gatto arrabbiato pronto ad attaccare briga.

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trillo: è una forma di saluto, ma anche una sorta di “seguimi”.

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miao: questo è il verso più complicato; comunica cose diverse in situazioni diverse e dipende spesso dal carattere di ciascun animale e dall’ambiente dove è cresciuto. Fondamentalmente però è una richiesta di attenzione.

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schiocco: è il verso emesso quando viene scorta una possibile preda e indica il desiderio del micio di “gustarla”.

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